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[EDITORIALE] Caivano e la teoria del Piano Inclinato

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CAIVANO – “Avete presente la teoria del piano inclinato? No? Ve la spiego. Se mettete una pallina su un piano inclinato la pallina comincia a scendere, e per quanto impercettibile sia l’inclinazione, inizia correre e correre sempre più veloce. Fermarla, è impossibile. Ma per fortuna gli uomini non sono palline: basta un gesto, un’occhiata, una frase qualsiasi a fermare il corso delle cose”. 

Questo è il testo delle parole recitate fuori campo nel film “Chiedimi se sono felice” di Aldo, Giovanni e Giacomo ed è proprio quello che sta succedendo al mio amato paese. Caivano vittima di decenni di malamministrazione si ritrova ad essere stata catapultata su un piano inclinato, un piano che, man mano si va avanti, trasforma la sua inclinazione in una discesa sempre più ripida, con una sola differenza che a Caivano non ci sono uomini diversi dalle palline, non c’è nessuno che sappia o si prenda la responsabilità di fermare il corso delle cose.

Come sempre detto e ripetuto, il male assoluto dell’amministrazione caivanese risiede nella cattiva gestione dei settori, a partire da quello finanziario per finire a quello dell’ambiente, passando per i settori tecnici. Eppure nessuno ne parla, nessuno vuole prendersi la responsabilità di rimuovere, sollevare, mettere in quarantena lavorativa chi con le sue responsabilità ha causato enormi perdite alle casse comunali con appalti diretti frazionati, somme urgenze continue e una gara sui rifiuti che ha fatto antologia nell’enciclopedia al capitolo: “come non amministrare un Settore Ecologia”.

Una volta la colpa era di Monopoli, eppure nella relazione di scioglimento tra ex e attuali sono stati menzionati anche consiglieri del PD. A Caivano le ecoballe e lo Stir li ha portati un certo Semplice del PD, eppure oggi i giornali parlano di impianto CSS da attribuire alla negligenza di Monopoli. E mi domando: se la linea per il CSS deve essere implementata all’interno dello STIR, come avrebbe avuto modo di essere implementata se all’epoca un certo Semplice del PD avesse avuto amore – lo stesso che si chiede a Monopoli – per il suo paese? E a Caivano si continua a puntare il dito.

Caivano e i caivanesi non sono maturi, a Caivano non c’è gente normale che si occupa della cosa pubblica in maniera disinteressata. Caivano è come se fosse coperta da chissà quale maledizione che perfino i Commissari prefettizi, oggi cinque, non riescono a cavare un ragno dal buco.

L’immondizia continua ad esserci per strada e credetemi non è colpa delle amministrazioni e neanche colpa dei contratti non firmati – su questo tema si potrebbe scrivere un romanzo, anche sul fatto del perché tutti pretendevano le firme sui contratti da Monopoli e adesso al Commissario non c’è nessuno che le chiede e la Buttol sta sempre lì in un limbo perenne – la colpa è esclusivamente dei cittadini caivanesi che di elevarsi e civilizzarsi non ne vogliono proprio sentir parlare. La differenziata per i cittadini caivanesi è una costrizione e loro incivilmente si ribellano depositando sacchetti qua e là nella città. Sapete perché prima non si vedevano i sacchetti in giro? Perché la Buttol dietro richiesta del dirigente, era costretta a fare la pianificazione straordinaria del territorio tutti i giorni, raccogliendo i sacchetti conferiti male su ogni marciapiedi, il ché significava un esborso di costi in più che la ditta rivendicava come lavoro straordinario. Oggi invece, il Commissario De Vivo, a ragion veduta, ha stabilito che il riordino straordinario del territorio lo si deve fare con la raccolta dell’indifferenziata, dimezzando i costi dei lavori straordinari, visto che si parla di un Comune dissestato. Ma i cittadini questo non lo capiscono e vorrebbero coprire la loro inciviltà con la protesta all’indirizzo delle istituzioni.

Ecco, questa è Caivano, un paese per morti abitato da moribondi politici che non si interessano della cosa pubblica e che alle urne votano chi gli promette il posto di lavoro o il catasto della veranda. Da questo, logicamente, col passare degli anni ne è derivato anche la perdita di una classe dirigente adeguata e idonea a governare il paese.

Di ritorno dalle vacanze, apro Facebook e leggo che il segretario del PD cittadino dà addosso, ancora e ancora, all’ex sindaco Monopoli, come se quest’ultimo avesse trasformato la Svizzera in cui siamo nati nella fogna in cui è diventata oggi, con spaccio di droga ad ogni angolo di strada, che si fa perfino fatica a distinguere il pusher dal sacchetto di monnezza. Ma la sfida personale e l’umiliazione dell’avversario per il giovane segretario vengono per primi, lui deve far capire alla gente, tra due anni chi deve votare, è già in campagna elettorale, come se la candidatura a sindaco fosse già sicura. Lui, uomo di sinistra vicino alla gente con una candidatura a sindaco in tasca non disdegna di farsi vedere ai banchetti organizzati da Nino Navas, in compagnia di tutta la noblesse caivanese. Allora è lì che la gente va in confusione, che ci fa il segretario del Partito democratico caivanese, accompagnato dall’architetto Luigi Sirico ad una cena buffet, insieme a tutti i costruttori caivanesi che hanno già individuato in Navas il loro futuro leader?

Dall’altro lato non è che ci si è imbattuti nella maturità di una persona adulta, con un passato da sindaco e con una moderazione da fare invidia al miglior monaco buddista, no. L’ex sindaco Monopoli ha ritenuto opportuno rispondere per le rime, facendosi trascinare in una lite da bambini volta solo a far emergere il proprio personalismo che in momenti storici come questo non fanno affatto il bene di Caivano.

Chi ha veramente a cuore il bene di Caivano ed ha delle competenze da mettere al servizio della rinascita di questa città, lo deve fare senza senso partigiano e saper colloquiare con tutti, poiché la salvezza di Caivano potrà essere solo un governo di larghe intese costituito da gente nuova, con nuove idee. Ovviamente questo discorso non preclude un ruolo a chi ha dato tanto alla causa caivanese, anche in passato. Ognuno deve avere la maturità di ritagliarsi il proprio ruolo nella politica attuale caivanese. Solo così Caivano può davvero considerarsi una nuova Fenice.

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CAIVANO. I Commissari pur di non riqualificare la città bloccano tutti i fondi disponibili in bilancio

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CAIVANO – Strane cose succedono in Amministrazione nel comune di Caivano sotto l’egida di Filippo Dispenza e gli altri due colleghi che formano la terna commissariale. Delibere che annullano delibere. Sul rendiconto 2023 sorgono dubbi ai commissari dopo che vengono pubblicati articoli di Minformo al punto tale da correre ai ripari facendo di nuovo i conti pur di non ammettere che la nostra testata è l’unico “organo politico” che sta dettando l’agenda dei viceprefetti sul territorio.

Dopo il nostro articolo (leggi qui) dove si parlava dell’inefficienza amministrativa nel manutenere il verde pubblico e dell’avanzo disponibile lasciato dai Commissari prefettizi con Delibera n°42 dell’8 Maggio 2024 di circa 4 milioni di euro, i quali non lasciavano alibi ai Commissari sui lavori da fare al manto stradale e alla manutenzione delle scuole, i geni della gestione amministrativa caivanese che pensano bene di fare? Con una nuova delibera – la n°48 del 16 Maggio 2024 pubblicata dopo l’articolo di Minformo – sull’Approvazione della relazione sulla gestione dello schema di rendiconto che di fatto sostituisce la vecchia, rinominando la nuova come nota integrativa, vincolano gli altri circa 4 milioni di euro, lasciando disponibile la risicata somma di € 109.767,49 e facendo risultare una somma vincolata di € 7.304.193,47 a fronte degli € 3.337.995,73 della prima delibera.

Pur di non prendersi la responsabilità di lavorare per il bene collettivo, offrire servizi mai visti in queste lande desolate, come la normale amministrazione di aggiustare, strade, sottoservizi e scuole e pur di costituirsi il solito alibi del “non ci sono soldi” vincolano circa 8 milioni di euro per eventuali emergenze. Ma ad un ente appena uscito fuori dal dissesto, che non presenta alcun debito se non quelli prodotti dalla scorsa amministrazione col solito metodo dei contenziosi, a che serve vincolare una somma così grossa togliendo la possibilità di investire somme di denaro per riqualificare il territorio?

A meno che, anche la responsabilità sulla riqualificazione delle strade, dei sottoservizi, dell’illuminazione e degli edifici scolastici, non la si voglia demandare al Commissario Straordiario Fabio Ciciliano, tutto è niente.

Altrimenti davvero non si riesce a capire il perché di questa scelta. Forse perché da quando ci sono i commissari prefettizi le cifre tra stipendi e rimborsi sono schizzati alle stelle? Ma di questo ne parleremo nel prossimo editoriale. Restate connessi.

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Caivano for Life: il 19 maggio flash mob nelle piazze italiane per una “cultura della vita”

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Un flash mob per coinvolgere la popolazione italiana nelle manovre di primo soccorso partirà da Caivano e coinvolgerà contemporaneamente le principali piazze italiane, con l’obiettivo di sensibilizzare uomini e donne sull’importanza della formazione nel soccorso e sulla cultura della vita. Organizzato dall’Istituto Nazionale Salute, Migrazioni e Povertà (INMP), Ente pubblico vigilato dal Ministero della salute, in collaborazione con Croce Rossa Italiana, Italian Resuscitation Council, IRComunità, la Confederazione Nazionale delle Misericordie d’Italia e la struttura Commissariale di Governo per Caivano, l’evento mira a coinvolgere e sensibilizzare i cittadini nelle manovre salvavita attraverso dimostrazioni pratiche.

L’iniziativa in programma si terrà il 19 maggio 2024, alle ore 11:30, nelle città di: Caivano, Assisi, Bacoli, Cagliari, Chiaravalle, Chieti, Cosenza, Cuneo, Forlì, Frosinone, Genova, Gorizia, Jesi, Lampedusa, Lecce, Lucca, Manfredonia, Milano, Napoli, Pisa, Potenza, Pozzuoli-Giugliano, Roma, Rovereto, San Benedetto del Tronto, San Daniele del Friuli, Sciacca, Terni, Torino, Trani, Venezia.

Durante il flash mob, i partecipanti saranno coinvolti in un mass training coordinato, con dimostrazioni ed esecuzioni di tecniche di rianimazione cardio-circolatoria che ognuno può compiere, qualora ce ne sia il bisogno, intervenendo in soccorso di una persona in difficoltà e salvandogli la vita.

Fabio Ciciliano, Commissario Straordinario di Governo per Caivano, afferma: “Come medico, ho imparato che il primo soccorso non è solo un insieme di gesti tecnici ma un atto di umanità e solidarietà. La formazione in questo ambito è la linfa vitale che alimenta la catena di soccorso, trasformando ogni cittadino in un potenziale eroe. Investire nella formazione significa investire nella sicurezza di tutti, ed è un’imperativa necessità per proteggere il bene più prezioso: la vita umana”.

“L’iniziativa segna l’avvio di una importante partnership inter istituzionale che lega differenti istituzioni con il generoso mondo delle associazioni di volontariato e degli enti del terzo settore che fanno sistema, per riaffermare che tutti possiamo dare un contributo ‘vitale’ alla crescita della nostra società civile. Tutti possono essere protagonisti nella dimensione dell’altruismo, tutti possono trovare l’identità nell’aprirsi all’altro”, così il Direttore Generale dell’INMP, Cristiano Camponi.

Per informazioni e dettagli sulle piazze partecipanti all’iniziativa:
www.inmp.it
comunicazione@inmp.it
segreteria.commissariopercaivano@governo.it

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Caivano, Ciciliano: “Nelle prossime settimane partiranno i lavori per il nuovo Teatro”

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Dureranno venti giorni, i lavori di demolizione dell’ex Teatro Arte di Caivano. Iniziati lunedì 13 maggio, prevedono la completa bonifica dell’area con il conseguente conferimento dei detriti in discarica. La demolizione si è resa necessaria a seguito degli atti vandalici che la struttura ha subito negli scorsi anni. Una di queste, la manomissione all’impianto idrico, ha portato il completo allagamento dei sotterranei della struttura e il deterioramento delle fondamenta del teatro. Ciò ha provocato un grave problema di instabilità e di tenuta dell’immobile. Dopo una accurata perizia tecnica, commissionata dal Genio Militare dell’Esercito Italiano, si è deciso di procedere con la demolizione e la conseguente ricostruzione. Al termine di questa fase infatti, partiranno i lavori che consentiranno di erigere una nuova struttura, innovativa, che ospiterà non solo eventi artistici ma anche attività culturali per la comunità di Caivano.

“Oltre al teatro, che potrà contenere più di 500 persone, la nuova struttura prevede la riqualificazione dell’anfiteatro esterno, di circa mille posti, con la costruzione di una copertura meccanica che, in caso di maltempo, fornirà riparo al pubblico. Inoltre, nella zona circostante, prevediamo la realizzazione di diverse sale per il canto, la recitazione, la danza e la musica. Nel Nuovo Polo Culturale ci sarà spazio anche per una biblioteca multimediale e un’area museale” dichiara il Commissario di Governo, Fabio Ciciliano.

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